Curriculum da zero: come e dove fare un cv senza esperienze professionali
Stai cercando il tuo primo lavoro ma non sai come e dove fare un cv? Tranquillo, “Zia Fabiana” è qui per spiegarti come fare un curriculum senza esperienze che spicchi dalla pila di cv di un recruiter!
Lavorando da diversi anni nell’ambito della formazione, in particolare mettendo in contatto giovani studenti con aziende, ho visto talmente tanti ragazzi meritevoli venire scartati per via di un cv poco efficace che ho deciso di condividere all’esterno come fare un curriculum vitae accattivante anche se non hai esperienze lavorative nel settore cui ti candidi.
Per fare un curriculum senza esperienze ci sono degli elementi da valorizzare ed altri da attenzionare perché potrebbero compromettere la chiarezza e l’interesse del tuo cv, ecco perché in questo articolo ti parlo di:
– Quale formato usare per fare un curriculum senza esperienze: CV Europass vs Canta
– Cosa scrivere e come un curriculum senza esperienze
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Quale formato usare per fare un curriculum senza esperienze: CV Europass vs Canva
Chi mi segue da un po’ saprà già la risposta, ma qui voglio spiegartela per bene. Il formato “Europass” ha una struttura che non ottimizza gli spazi e che è pensata per il settore pubblico dove si tiene conto di vari elementi e risultati del percorso accademico per conferire un punteggio; per questo il CV modello Europass prevede l’inserimento di ogni informazione rendendo il documento molto lungo. Nel settore privato ciò non è affatto apprezzato: sono diversi gli HR a dichiarare di scartare un curriculum a priori in quanto in formato Europass.
Ma perché non va bene un CV Europass nel settore privato? Per 3 motivi:
1. Le informazioni al suo interno sono mal distribuite;
2. Favorisce l’inserimento di informazioni superflue e soggettive;
3. Spesso è più lungo di una pagina;
Dove e come fare allora un curriculum efficace anche senza esperienze? Vediamolo insieme
Canva e il layout perfetto per il tuo curriculum
Canva è una piattaforma di template grafici per diversi progetti, inclusi i Curriculum vitae. Tuttavia non tutti template per CV hanno un layout efficace; ad esempio, un Cv con la foto del candidato al centro e tre diverse colonne, pur essendo esteticamente diverso dall’Europass, ha lo stesso effetto di dispersione dell’informazione. La scelta migliore è un layout con due colonne ben distinte:
- una più sottile che occupi 1/3 della pagina, dove inserire le informazioni a cui vogliamo dare meno rilievo, ad esempio hobby, interessi, volontariato, contatti ed etc…;
- una che occupi 2/3 della pagina, dove inserire profilo, studi ed esperienze professionali e lavorative.
Il fattore cruciale che però rende efficace un curriculum con questo layout è che deve essere di una sola pagina! Al suo interno si possono poi inserire colori ed elementi creativi, senza esagerare: va bene utilizzare dei colori, ma ricorda che il curriculum deve essere leggibile anche da stampato e che bisogna tener in considerazione il settore e l’azienda cui ci si candida.
Ad esempio: se punti ad uno studio legale o commerciale, non utilizzare colori sgargianti, preferisci piuttosto un classico blu o una scala di grigi.
Se invece vuoi ricoprire un ruolo creativo come designer o art director, utilizzare elementi e colori che ti rappresentano potrebbe aiutare il recruiter a notare il tuo cv – sempre senza esagerare.
Diciamo che scegliere un colore sgargiante per i dettagli e lasciare testo e sfondo in colori tradizionali è la scelta ottimale per esprimersi senza rischiare troppo e mantenendo la leggibilità.
Chi fa selezione infatti, ha bisogno di capire a colpo d’occhio il tuo curriculum perché non lo leggerà interamente. Ecco perché per fare un cv che spicchi tra la pila di candidati bisogna capire come un Recruiter scruta effettivamente il documento. Scopriamolo insieme!
Come fare un curriculum che spicca agli occhi del Recruiter
Chi fa selezione riceve ogni giorno centinaia di curriculum e – scartando, come abbiamo detto all’inizio, tutti quelli superiori ad una pagina (come gli europass) – cosa guarda per capire se sei o meno il candidato giusto?
E’ importante capire che il curriculum non è un auto-biografia: il recruiter non lo leggerà tutto ma scansionerà le parti più in vista. Quest’ultime sono:
- il profilo dove “racconti” perché ti ritieni in linea con quella posizione e come puoi aiutare l’azienda in quel ruolo;
- le competenze che emergono dall’università, eventuali esperienze lavorative, hobby e volontariato;
- i portfolio che visionerà solo se realmente interessato al tuo profilo;
E’ quindi fondamentale adattare il curriculum alla posizione cui ci si candida; tranquillo, non devi per forza fare un cv diverso per ogni azienda, ma rivedere l’ordine delle informazioni e alcune parole chiave da posizionare strategicamente.
Adesso che sappiamo come impaginare il nostro curriculum per farlo spiccare agli occhi del recruiter, andiamo a vedere cosa scrivere e come scriverlo al suo interno!
Non pensare che un curriculum abbia senso solo se si hanno delle esperienze: da qualche parte bisogna pur iniziare e pensa un po’, per fare esperienze devi farti selezionare e quindi ti serve un curriculum. Vediamo insieme come fare un curriculum senza esperienze.
Come e cosa scrivere in un curriculum senza esperienze
Per fare un curriculum senza esperienze dobbiamo dar valore alle altre attività che abbiamo svolto negli anni. Negli ho notato che spesso i giovani hanno molti più progetti ed esperienze da inserire nel cv di quel che credono, ad esempio parlando dell’Università.
Ciò che conta non è tanto il prestigio dell’università o corso in questione ma i progetti e le competenze pratiche sviluppate al suo interno.
Ad esempio: se per un esame universitario hai dovuto fare un progetto in linea con la posizione cui ti candidi, puoi inserirlo sotto la voce dedicata all’Università nella sezione “Percorso di studi”.
Inoltre, creando un link a questi progetti, puoi inserirli come “portfolio” nelle ulteriori informazioni del CV e mostrare cosi le tue capacità pratiche.
Altri elementi da non escludere a priori sono le “Esperienze lavorative”, da distinguere dalle “Esperienze professionali”. Le prime sono tutti i lavoretti svolti negli anni non in linea con la posizione, le seconde invece sono quelle inerenti alla posizione cui ti candidi.
Quando si hanno delle esperienze professionali consistenti, si possono omettere quelle lavorative ma in questo caso aiutano a dimostrare alcune soft skills utili alla posizione.
Quest’ultime infatti si consiglia di non inserirle come sezione a se, ma di fare emergere quella attitudine dalle attività svolte.
Risparmia piuttosto lo spazio per dare maggiore rilievo ad altri elementi molto importanti in un curriculum senza esperienze, quali:
- Le lingue, anche senza certificazioni, valutandone il livello reale con “Buono”, “Ottimo” e simili;
- Le competenze IT e tecniche: fondamentali per inserire i tools e strumenti che sai padroneggiare;
- Hobby e Interessi: sono un ottimo elemento distintivo se ben sfruttati. Se ad esempio ti candidi per un’azienda che tiene molto all’estetica o alla creatività, inserire hobby che facciano emergere questi tuoi interessi può aiutarti a spiccare.
Spero di averti aiutato ad ottimizzare il tuo curriculum senza esperienze! Se vuoi sapere altri consigli, tips e best pratice per il mondo del lavoro e il percorso di selezione, puoi leggere il mio nuovo libro dove ho racchiuso le risposte a tutte le riflessioni, domande e curiosità che mi sono state rivolte da giovani e meno giovani in questi anni.