Sapete che lo consiglio spesso “lavorare nel digital” come sbocco alternativo per tante lauree umanistiche.
Ma facciamo un passo indietro, cosa è il digital?
- SEGUE SPIEGAZIONE NON PER ADDETTI AI LAVORI-
Il digital non ha inventato nulla ma ha portato “vecchi lavori” sui canali creati dalla rete.
E’ cambiato l’approccio ma i protagonisti sono sempre loro: il consumatore/cliente con le sue necessità o paturnie, il prodotto/servizio da vendere, l’azienda che vuole far capire e conoscere questi due.
E non credere che sia un mondo freddo fatto di numeri: c’è molto di umano nel raccontare e far immedesimare il consumatore, schierare il prodotto per una causa o creare scompiglio attorno ad post polemico.
La cosa bella del digitale? Sono almeno due: la sensibilità della persona fa la differenza mentre la laurea no. NON esiste infatti una formazione specifica di partenza quindi è facile reinventarsi.
Tanti lavori li puoi, anzi li devi, imparare sul campo e tante risorse sono portata di clic come tutorial, corsi gratuiti o account da seguire.
Ma quali sono i lavori digital più ricercati, appannaggio anche di umanisti?
- CONTENUTI : social, blog, siti, articoli, schede e-commerce, SEO: scrivi testi piacevoli sia per chi legge ma anche per i motori di ricerca.
- STRATEGIA: pianificazione media, affiliate marketing, sponsorizzazioni, SEA, native …insomma tutti ti tipi di pubblicità digitale ma la UX o UI per la migliore esperienza dell’utente sul tuo sito/app.
- DATI: capire come va una campagna, che comportamento ha il tuo consumatore, capire questi indizi per comunicare o offrirgli il servizio migliore.
- DISTRIBUZIONE: e-commerce o come unire il negozio digitale a quello fisico.
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